Se domani mi svegliassi uomo, ti farei innamorare.

Se domani mi svegliassi uomo, ti farei innamorare.
Se domani mi svegliassi uomo, ti farei innamorare.

Se domani mi svegliassi uomo, ti farei innamorare.

Ma non con quella tipica sfacciataggine del playboy incallito che va tanto di moda, perché sono figo e le femmine si tuffano volentieri nel mio letto. Non con quell’odiosa arroganza di chi pensa che pagando la cena a una donna, lei sicuramente ricambierà con una fellatio. Non per un’ulteriore tacca sulla cintura.

Io ne sceglierei una. La più danneggiata, la più emotivamente distrutta. Che mi piaccia fisicamente e che abbia un gran senso dell’umorismo.

La corteggerei.

Perché sono stanca di donne scialbe che si concedono emotivamente subito, perché sanno che il tempo è poco, la scelta ampia e se non fanno capire di essere interessate lui potrebbe andarsene.
Perché sono stanca di uomini che se ne vanno subito, senza nessuna curiosità di chi hanno davanti, come se le donne fossero tutte uguali, tutte intercambiabili, sì la scelta è ampia, ma se con lei stai bene, perché cercare altro?

Vorrei conoscere quella con la risata più rumorosa.

Mi presenterei a te, anche se ti vedessi intenta a chiacchierare in una mare di tue amiche, anche se avessi lo sguardo di una che ha appena perso qualcosa. Mi avvicinerei e ti direi Ciao. Non riesco ad immaginare nessun altro modo di iniziare una cosa bella che non sia con un Ciao.
Ti racconterei di me, ma ti chiederei tanto di te. Della tua vita, delle tue passioni, di cosa ti piaccia fare la domenica, quando non hai una sveglia e un’agenda pienissima.

Ti farei ridere e ti guarderei negli occhi.

Il giorno seguente ti chiamerei, perché cristoddio, non chiama più nessuno.
Gli uomini d’oggi ti whatsappano, ti chattano, ti messangessano, ti scrivono, ti twittano, ma cazzo chiamami! Chiedimi come sto! Fammi capire che ti fa piacere sentire la mia voce.
E invece i maschi moderni hanno paura. Paura di esporsi, come se una telefonata denotasse una dichiarazione di fedeltà perenne. Hanno paura di fare figure di merda.
Non hanno mai avuto un padre che raccontasse loro cosa fossero le vere figure di merda?
Quando il mio chiamava mia madre a casa e rispondeva mio nonno che lo sottoponeva al terzo grado?
Di cosa siete terrorizzati? Che lo smartphone squilli a vuoto? Che siamo occupate? E quindi?
Ecco. Io a te, donna con la risata rumorosa, farei sentire importante.
Ti chiederei se il tuo sonno sia stato piacevole e ti augurerei una buona giornata.
Non occorre essere innamorati per essere educati.
Poi ti inviterei a cena e anche lì, ti farei ridere e t’ascolterei.
Gli uomini pensano che sia difficile conquistare una donna, specie se questa è indipendente, ha un lavoro, è cazzuta. Ed invece amici, basta una risata e una buona conversazione.

Non parlerei di futuro, perché il futuro alla prima uscita ancora non si vede e va bene così.
Ma ti racconterei del mio passato, per metterti nella condizione di scegliermi.
Noi donne non scegliamo più. Siamo talmente ansiose di dover piacere, che ci siamo dimenticate cosa in realtà vogliamo. E io, se fossi uomo, vorrei essere scelto.
Perchè sono io, non perché hai 30 anni e le tue amiche sono quasi tutte sposate.
Non perché l’ex ti ha mollato e ti senti triste. No.
Vorrei essere scelto perché, che ne so, sono una bella persona, perché ho una famiglia normale e nei prossimi 10 anni cercherò cose normali.
Ti direi che amo viaggiare, che voglio dei figli, che desidero stabilirmi, perché farsi trasportare dal mare è bellissimo, ma scendere a terra lo è ancora di più.
Pagherei la cena e ti direi che è stato bellissimo stare in tua compagnia.

I giorni seguenti mi farei sentire, perché le donne vanno rassicurate. Magari una volta al giorno.
Una è abbastanza per farti sapere che sono interessato e non è troppo per darti fastidio. Ti sto corteggiando.
I giochi sono aperti. Non mi aspetto nulla, ma cerco di farti capire che non me ne andrò alla prima bionda provocante. Alla prima tetta che spunta da una scollatura. Alla prima proposta indecente di una sciacquetta.
All’appuntamento seguente ti porterei dei fiori e ti farei ridere ancora.

Ti farei sentire come se volessi prendermi cura di te, perché nessuno ormai si prende più cura di nessuno.
Siamo così liberi di fare quello che ci pare che spesso lo facciamo da soli.
E invece io, a te, donna dalla risata rumorosa, vorrei far sapere che ci sono.
Per montare un mobile del bagno o per una passeggiata.
Per portarti un sabato fuori con i miei amici o per essere gentile con le tue amiche, che mi metteranno subito sotto esame. Siano benedette le tue amiche.
Per andare all’Ikea insieme e sognare che un giorno potremmo arredarci un bilocale che sia organizzato un po’ con il gusto mio e un po’ con il gusto tuo.

Perché se fossi uomo, il futuro non mi farebbe paura.

Promettere un futuro a te, che hai una risata rumorosa, sarebbe una vittoria e di certo non la sconfitta di un presunto maschio alfa. E dico presunto, perché un maschio alfa non ha paura di impegnarsi, di costruire.

Ecco. Se io avessi il cromosoma XY, lo userei per costruire.
Per tenerti tra le mie braccia e non farti più avere paura che uno stronzo ti spezzi ancora il cuore.
Ti direi tutti i giorni quanto sei bella, perché se non lo sai tu, devo saperlo io, che tutti i giorni ti guardo.

CONFESSIONI DI UNA MENTE CINICA ISTERICA E ROMANTICA

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